Processo di Eratostene

Un processo d'epurazione s'intreccia ad un omicidio per adulterio.

 

Il celebre avvocato Lisia accusava dinanzi al tribunale, epuratore degli amici dei famigerati trenta tiranni, l'ex gerarca Eratostene (noto amico di Crizia) di avergli uccio il fratello Polemarco. L'imputato ha ammesso di essere stato gerarca, affermando però di aver votato nella seduta del Gran Consiglio, contro la condanna di Polermarco, di averlo poi, si, arrestato in obbedienza agli ordini superiori, ma ... tutto qui. Ed è chiaro - dice - che se si fosse sentito reo di delitto avrebbe seguito i suoi amici all'estero invece si starene tranquillo nella sua città.

 

La requisitoria di Lisia interessa i nostri tempi fin quanto essa è tutta politica con un'analogia impressionante di coincidenze tra i trenta di Atene e il nostro ventennio, fra la democrazia vendicatrice di allora e quella epuratrice nostrana.

 

Eratostene, libero, antidemocratico, escluso quindi dalla politica si ... consacrò a Venere Afrodite e, tra le sue conquiste, vi furono anche due bellissime dame. Senonchè mentre l'ex gerarca sacrificava a Venere con la moglie di Eufileto, costui lo colse in flagrante e lo scannò.

 

Secondo processo dove il fratello di Eratostene accusa Eufileto, in combutta con la moglie, di aver teso un agguato all'ucciso per lochi motivi di interesse, e dove l'avvocato Lisia scrive la difesa che Eufileto legge sostenendo, naturalmente, la scostumatezza turpe dell'ex gerarca e la legittimità dell'omicidio per onore.

 

Anche qui la deposizione delle due dame e della serva si tramutarono in scene di lenocinio e di amore.

La storia non dice se Eufileto fose condannato o assolto.

 

 

Processo di Eratostene