Drammaturgia di Eugenio de Giogio e Vito Molinari

Lo sghignazzo di Arlecchino

Lo sghignazzo di Arlecchino è una narrazione, una giullarata, un'affabulazione sul personaggio, dallo Zanni al Ruzante, dall'Arlecchino di Goldoni a quello di Fo; diversi volti, altrettante maschere di uno stesso personaggio, l'Arlecchino della Commedia dell'Arte. Sette secoli di avventure prodigiose, una lunga favola senza fine. Il personaggio nasce, muta, si evolve, cresce, prorompe in un fantasmagorico fuoco di artificio, entrando nella storia, ormai immortale. Giunto a noi da un tempo enza tempo, Arlecchino ci insegna che, in fondo, in ognuno di noi c'è un pò di Arlecchino: siamo tutti, ancora oggi, figli della Commedia dell'arte, interpreti tutti dell'arte della commedia della vita.

 

E' uno spettacolo allegro, divertente, comicissimo, ricco di battute, di lazzi, di atteggiamenti mimici, di acrobazie, di musica e canzoni, di mutamenti di maschere, di travestimenti in abiti femminili, di giochi, di parole, di "grammelot", di sghignazzi: il tutto derivato direttamente da quella Commedia dell'Arte, che ha fatto conoscere e trionfare la nostra tradizione teatrale in tutto il mondo.